Il coraggio al tempo di Covid 19

Oggi è un giorno critico per capire l’evoluzione dell’emergenza sanitaria. Gli esperti si attendono un boom di contagi nelle regioni del Centrosud dovuto all’effetto assembramento dello scorso week end, prima che entrassero in vigore le misure restrittive per tutto il paese. "E' verosimile aspettarci casi in questo weekend, in parte come effetto dei comportamenti assunti lo scorso fine settimana. L'incubazione è tra 4 e 7 giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il virus ha circolato. Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia. Speriamo di essere smentiti dai fatti" ha spiegato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. A ieri novantaduemila italiani contagiati dal coranavirus: oltre 360 mila in quarantena con il picco dei contagi atteso intorno al 18 marzo. E' la previsione ufficiale sulla diffusione del virus fatta dal Governo e pubblicata nella relazione tecnica del terzo Decreto sull’emergenza. Una previsione che tiene conto delle ultime misure più stringenti adottate nei giorni scorsi che hanno trasformato tutta l'Italia in una zona rossa e che secondo gli esperti produrranno i loro effetti dopo circa 7-10 giorni. Riporto il link della Conferenza Stampa della Regione Lombardia: rispettiamo il lavoro di medici, infermieri e operatori volontari impegnati nella Sanità medica e Veterinaria ma rispettiamo anche I MERIDIONALI CHE DA MESI SONO E RESTANO BLOCCATI CON SENSO DI RESPONSABILITA' E CORAGGIO PROPRIO NELLE REGIONI COME LA LOMBARDIA, IL VENETO, IL PIEMONTE e LA LIGURIA: con coraggio e lontani dagli affetti e dalle famiglie, in Campania, in Sicilia, in Calabria e nelle altre regioni del Sud e del Centro. ANCHE LORO AFFRONTANO UN QUOTIDIANO DIFFICILE: NON EROI MA CITTADINI ITALIANI CHE NON SONO SCAPPATI PORTANDO IL VIRUS A SPASSO IN ITALIA e CONTAGIANDO I FAMILIARI.
UOMINI E DONNE CHE RESTANO SUL POSTO DI LAVORO MA "IGNORATI", surclassati dall'ignoranza e vittime da una comunicazione istituzionale inadeguata. Dobbiamo dire GRAZIE alla Regione Lombardia e al suo presidente anche per la tutela che si sta cercando di offrire ai lavoratori, con rispetto: 

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